Dopo il film si è scoperto il piacere di infilare le mani nei sacchi dei legumi e ancora si vedono foto di profilo della piccola Amélie che mangia le more sulle dita. Perché Amélie è proprio indie, da bambina fotografa le nuvole a forma di animali, vive in un mondo suo, è introversa, osserva i particolari, è semplice. "Non ci sono uomini nella vita di Amélie. Ci ha provato un paio di volte, ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative."
Archive for July 2013
posted by Leb on here I am, looking back, one step forward something good
Dopo il film si è scoperto il piacere di infilare le mani nei sacchi dei legumi e ancora si vedono foto di profilo della piccola Amélie che mangia le more sulle dita. Perché Amélie è proprio indie, da bambina fotografa le nuvole a forma di animali, vive in un mondo suo, è introversa, osserva i particolari, è semplice. "Non ci sono uomini nella vita di Amélie. Ci ha provato un paio di volte, ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative."
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posted by Leb on a kind of magic, the world is not enough, tomorrow is another day
posted by Leb on dreaming my dream, wannabe economists
Queen Mary University of London
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A prescindere da ciò in cui credi, aver fatto parte di una comunità ti renderà in qualche modo affetto da una specie di sindrome di Stoccolma, senza riuscire a fare a meno di qualcosa che ti danneggia e che ha il potere di distruggere il tuo equilibrio mentale.
posted by Leb on yes I'm graduated and now?
I'm waiting for answers. My life could completely change or not. Since I would love to, I've just change the templete, wishing myself Good luck.
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Mi sono accorta di aver messo da parte già un numero considerevole di bomboniere. Matrimoni, lauree, nascite, insomma le solite cose. Ho una cassapanca dove dovrei conservare ciò che un giorno potrebbero servirmi. No, non la biancheria da corredo ché in quella non ci ho mai creduto. Ci sono anche le pagelle, i diplomi, i documenti, i miei denti da latte e altre cose conservate dal passato. Ho tirato fuori alcune bomboniere e ho avuto un po' di difficoltà a ricondurle all'evento a cui facevano riferimento. E questo è un male, visto che la bomboniera è il "ricordino" per eccellenza. Ho rimesso tutto a posto e ho pensato che forse una cristalliera non l'avrò mai, nemmeno una vetrinetta dove riporre questi simboli di chissaàchecosa in un'accozzaglia di stili e veletti. Le cristalliere sono tristi, come lo sono le mensolette di ninnoli che non avrei mai voglia di spolverare o i tavolini rotondi con la tovaglia di broccato e la piccola argenteria in bella mostra. Il problema è che non vai alla cerimonia, ricevi il tuo cadeaux e poi lo scarichi con i resti del pranzo da dodici portate. Pare brutto. Così finiscono da qualche parte fin quando non passa un numero sufficiente di anni a garantire la "gettabilità" e allora si regalano alle pesche di beneficenza (però che rabbia quando col numero estratto riporti a casa la bomboniera di un altro) oppure finiscono... Già, dove finiscono? Perché magari c'è il pezzo d'argento, la carrozza da principessa di cristallo, l'elicottero che sembra una balena, il porta-profumo giallo limone e quelli non puoi mica metterli nel sacco nero, però c'è pure la paletta per tagliare i dolci in madreperla che è deliziosa e quasi la userei.
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