Archive for January 2014
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"Coloro che si comprendono rapidamente, si incontreranno facilmente come amici o vecchi conoscenti; si congiungeranno senza modificarsi l'un l'altro, come il vino si mescola con l'acqua. Al contrario, altri si irrigidiranno, estranei, l'uno accanto all'altro, e non si lasceranno congiungere nemmeno se mescolati per mezzo di un meccanico mescolare o strofinare: come l'acqua e l'olio che per quanto agitati insieme, immediatamente si separano
[…]
Quegli elementi che, venendo a contatto l'uno dell'altro, si compenetrano e si determinano reciprocamente, sono quelli che noi chiamiamo affini. Possiamo trovare questa affinità particolarmente negli alcali e negli acidi, i quali, quantunque opposti gli uni agli altri, si cercano nel modo più deciso, si mescolano, si modificano e formano insieme un nuovo elemento. Si pensi alla calce che dimostra una particolare inclinazione, un deciso desiderio di unione verso tutti gli acidi. Appena il nostro laboratorio di chimica sarà pronto, avrete modo di assistere ad alcuni esperimenti che sono di per sé assai interessanti e danno un concetto molto più chiaro di quanto non possono farlo le parole, nomi ed espressioni tecniche".
"Debbo confessarvi", disse Carlotta "che se voi chiamate affini questi curiosi elementi, io mi immagino queste affinità più nello spirito e nell'anima, che nel sangue. In questo modo possono formarsi, fra gli uomini, amicizie veramente grandi, poiché qualità contrastanti facilitano una unione più intima. Per questo desidero attendere per vedere quali misteriose azioni ed effetti mi dimostrerete praticamente". E rivolta ad Edoardo, continuò "Non ti disturberò più nella tua lettura e, assai più informata, ascolterò più attentamente".
"Siccome tu c’hai messo su questa strada" rispose Edoardo "non ti libererai di noi tanto facilmente, poiché i casi più complicati sono quelli che interessano maggiormente. Soltanto essi danno un chiaro concetto del grado delle affinità e delle più vicine, e delle più forti, e delle più lontane, e delle più deboli relazioni: le affinità poi sono veramente interessanti quando provocano separazioni."
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"Bisogna essere molto forti
per amare la solitudine; bisogna avere buone gambe
e una resistenza fuori dal comune; non si deve rischiare
raffreddore, influenza e mal di gola; non si devono temere
rapinatori o assassini; se tocca camminare
per tutto il pomeriggio o magari per tutta la sera
bisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersi non c’è;
specie d’inverno; col vento che tira sull’erba bagnata,
e coi pietroni tra l’immondizia umidi e fangosi;
non c’è proprio nessun conforto, su ciò non c’è dubbio,
oltre a quello di avere davanti tutto un giorno e una notte
senza doveri o limiti di qualsiasi genere."
Pasolini
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"Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini, desidera lo sguardo di un publico. [...] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti [...] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata [...] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori." (Milan Kundera)
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So di essere schifosamente brava nel mio lavoro, perché il viziaccio di analizzare e il latente pessimismo mi permettono di evitare e risolvere molti problemi e qua sembrano tutti in attesa di qualcuno in grado di farlo.
Ho passato una vita lavorando come un mulo in un'attività in cui credevo, e nemmeno venivo pagata, e ho mangiato montagne di merda. Credo sia normale che tenda a minimizzare quando mi fanno un complimento per il mio lavoro, è sostanzialmente una novità. E nonostante questo, temo che il pacco sia dietro l'angolo e non sono abbastanza oggettiva da capire se sia una paura infondata o un campanello d'allarme del mio istinto.