I won't be found...


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Ho scritto una preghiera per una delle mie più care amiche che oggi si è sposata. L'ho scritta rivisitando le parole di una canzone di Daniele Silvestri, che, guarda le coincidenze, aveva ripubblicato il suo staff sulla sua pagina FB. E' il primo matrimonio del gruppo di mie amiche a cui vado senza accompagnatore. Vederla nel suo abito bianco e così radiosa guardare suo marito è stato bellissimo. Ma quando mi è toccato andare a leggere mi sono commossa. Ci siamo scritte tante lettere immaginando il nostro futuro, l'abbiamo descritto  e raccontato e desiderato e anche odiato. Dovevo scrivere d'amore in un periodo in cui è il mio ultimo pensiero e a volte, quando li guardo, sono convinta di non essere proprio tagliata per quelle cose là e che se prima credevo di esserlo era perché mi ci sono convinta. Ma il fatto di non saper girare un film non significa che non puoi scriverne bene. Le mie parole sono piaciute, ma le parole sono sempre state il mio forte. Avevo la voce rotta dalla commozione e non è da me, li ho guardati avanti a me e ho pensato che sì esiste la pazzia ed esiste l'Amore. E la mia M. Dolcevita si è commossa e tra noi non c'erano parole, c'era questo legame lungo 13 anni e tanta storia. Ho salutato i genitori non nel solito modo, prendendoli in giro sulla data del prossimo appuntamento, perché la prossima volta che vedrò M. non sarà nella loro casa, ma nella sua. Nella sua da moglie.