Archive for September 2013


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Sono andata a Camden Town e mi sono innamorata. Nonostante fosse un posto pieno di gente, perché di sabato, quella piccola Kasbah così alternativa mi ha rubato il cuore. Ci sono andata senza macchina fotografica, quindi dovrò tornarci assolutamente. All'ingresso del Camden Lock Market c'erano i punk con la cresta enorme che si facevano le foto con i turisti per un pound, un po' come a Roma ci sono i gladiatori che si fanno le foto coi visitatori del Colosseo e si fanno pagare. 
Ogni mondo è paese.

Almond-eyes


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La prima impressione, cheppoi e' stata davvero un'impressione, mi e' venuta nel vedere l'aula piena di studenti asiatici. Molti sono ricchi ragazzi cinesi che desiderano un Master a Londra e noi siamo quelli che possono offrirglielo. Per la prima volta nella mia vita ho sentito descrivere gli studenti come customers. Pagano e vogliono il meglio, dove per meglio si intende "facile". Gli asiatici non ti capiscono, ti guardano smarriti e nei primi tempi pensi che tu non sia capace di spiegarti. In realta' non capiscono, ma hanno un grande rispetto per l'autorita' e cosi' sono persino spaventati dal farti domande. Qui ci sono persone da tutte le parti del mondo e va sempre tenuto in considerazione che il loro background non e' il nostro, le loro abitudini non sono le nostre. Gli asiatici mi sembrano anche super organizzati, camminano tutti con telefonini e tablet e sono pronti a cacciarti il file che hanno scaricato e qui l'Universita' mette tutto on-line. Tutto, ma proprio tutto. 

Io, per il momento ho ancora difficolta' con la tastiera.

La casa


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Mi ero preparata ad affrontare la ricerca. Avevo letto e ascoltato testimonianze più meno tutte uguali: è un incubo. Cercare casa a Londra è la cosa peggiore che tu possa fare. La differenza è che fino a che in quell'incubo non ci sei dentro, difficilmente capisci davvero. Credo di aver inviato qualcosa come sessanta messaggi di posta elettronica, visitato una trentina di agenzie in diverse parti di Londra e visto un bel numero di topaie. Ormai il mio numero di telefono inglese potrebbe essere scritto su una porta qualsiasi di un autogrill e comunque non verrebbe contattato, perché qui, ti contattano pure se non hanno niente da farti vedere, ma solo per prendersi i tuoi dati just in case something comes up. Se fossi stata da sola, mi sarei fermata in un angolo della Tube a piangere. E' così frustrante non riuscire a capire che ti dicono al telefono e ripetere sorry, pardon, fino allo sfinimento, perché alla fine lo sai che per loro è scocciante e il tuo futuro dipende dalla loro disponibilità di appartamenti.
Ho messo la firma su un pezzo di carta ed era la prima volta, perché le altre volte era in nero e invece qui il processo di affitto richiede così tante garanzie di pagamento che è meglio mandare il personal banker, piuttosto che andare tu.
Non è tutto sicuro, non lo sarà finché non dormirò per la prima volta nella nuova casa.
Ma almeno per il momento, posso smettere di parlare a telefono.

London, day #1


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Quello che mi ha colpita di più di Londra, quando sono arrivata,  è stata la velocità. Non solo delle persone in strada, ma la velocità nel fare le cose. Sono arrivata a Stansted e il tempo di fare il riconoscimento del passaporto e la mia valigia già girava sul nastro. Sono uscita e l'autista che doveva portarmi in host-family non c'era. Ho telefonato al numero di emergenza e dopo tre squilli mi hanno risposto che l'autista stava arrivando. Avevo il cellulare italiano che non riusciva a trovare subito la rete inglese e loro mi avevano provato a chiamare. Ho aspettato 15 minuti e un gentile signore dall'Afghanistan, in UK da 12 anni e con la famiglia che visita  ("there is a war there") ogni sei mesi, mi ha accompagnata avanti casa. Ho conosciuto la mia host-mother e le biondissime figlie e mi sono misurata con un british accent davvero impressive. Hanno 13 e 11 anni e parlano velocissimo, ma sono gentili e si vede che sono abituate ad avere stranieri per casa. Nel giro di un'ora e mezzo sono andata in banca e se non avessi dovuto aspettare che il mio personal banker (un ragazzo Sikh, con il copricapo, come richiede il suo credo) si liberasse, in un quarto d'ora avrei aperto il mio conto, gratis. Ah, ieri era sabato e sì, le banche sono aperte fino alle 4 pm. In un paese dove la gente lavora Mon-Fri 9am-5pm, è normale che certi uffici rimangano aperti di sabato. E alcune filiali anche di domenica. 
Ho ricaricato monthly la mia Oyster card e ho dovuto solo riempire un form. Ho detto subito all'impiegato che non sono Inglese, così da fargli capire che i cinque secondi in cui il mio cervello registra la domanda, prima di dare una risposta, non sono dati da qualche forma di ritardo mentale, ma solo da uno sforzo continuo di switch di informazioni. Una ragazza molto gentile si è offerta di aiutarmi, ma potevo farcela da sola. Scrivere e leggere non sono un problema da parecchio. Non erano nemmeno le cinque e potevo già muovermi liberamente per la città, lavorare e pagare le mie spese. Di sabato. 
Sì, fa freddo e pioviggina di continuo. Eppure questa città non si perde in chiacchiere. E va bene così.

Itaca


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Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Costantino Kavafis

Leaving New York, never easy...


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"Non ho veramente voluto nulla di tutto questo. Non sono qui per godermi i vantaggi dell'emigrazione. Non mi godrò mai nulla fino in fondo, starò semplicemente qui, in piedi, a sudare, a ricordarvi con la mia lontananza di avere dei rimpianti. Per tutto quello che di bellissimo mi avete tolto. Per tutto quello che avrei potuto fare, essere, avere a casa mia. E anche se qua andrà tutto per il meglio, non sarò mai a casa, e questa lingua non sarà mai mia come tutte queste nuvole. Ma non ve ne fregherà nulla. Mai. Forse un giorno. Quando le vostre città in macerie, puzzeranno di vecchio, e sentirete finalmente la mancanza di tutti quei ragazzi che avete mandato via a calci. Perché credo che sia tutta colpa vostra, di nessun altro. Nessun politico, nessun amministratore, nessun potente ha più colpa di voi. Di noi. Perché mi sento responsabile di questa catastrofe tanto quanto lo siete voi. È ora di ammettere che abbiamo fallito. E che il nostro mondo è crollato. E io non sono che una scheggia andata a infrangersi da qualche altra parte."



"I'm the hero of the story, don't need to be saved"


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Mentre riempio il terzo e ultimo sacco-salvaspazio-salvatutto, leggo che il mio ex-fidanzato le ha prese dopo che aver protestato con un signore che stava fumando in stazione. La città è quella della pizza e dei mandolini e chi ci vive sa quanto sia difficile. Ma io so anche quanto lui sia in grado di provocare, di alzare la voce, soprattutto quando ha ragione. E gli ho visto prendere questioni, quando la maggior parte delle persone avrebbe chiuso un occhio per quieto vivere. Ho avuto paura tante volte, perché la gente è matta e lui non poteva difendersi fisicamente, ma litigava con grande facilità. 
Il giorno che gli rubarono il borsello che aveva lasciato incustodito urlò così forte che mi spaventò tutta quella rabbia che aveva dentro. Pensai che se avesse perso il controllo l'avrei piantato seduta stante. Fu una serata da incubo, che poi si concluse con solo dei soldi in meno, ma tutti i documenti recuperati e lui che mi disse che avrei dovuto lasciarlo se avevo paura a stare con lui. 
Fu la prima volta che parlavamo dell'eventualità di lasciarci. 
Io non sopporto chi alza la voce, non sopportavo quel suo continuo polemizzare, le tirate lunghissime e la sua convinzione che quando è nel giusto (o quello che lui crede tale) possa permettersi tutto, senza pensare alle persone che ha attorno.  Ed io avevo paura a starci perché immaginavo il futuro e la vita che non è facile e la gente che non è sempre buona. Sapevo che non avrebbe mai rivolto la sua rabbia su di me, non litigavamo mai, ma credo che sia stato quello il momento in cui ho iniziato a pensare che non avrei voluto mai dei figli da lui. Era intuito, istinto, una spia luminosa accesa all'improvviso. 
Pensavo che l'amore sarebbe bastato, avrebbe guarito. Poi l'amore può consumarsi e tu ti rendi conto che ti prendi cura e non vieni curata, che non è vero che tutto sommato le cose vanno bene e miglioreranno per virtù di non si sa quale deus ex machina
Anche nella migliore trama, se si spezza un filo e non si rattoppa, finisce che il buchino diventi uno squarcio.

Il mio oroscopo dice: 
"È un buon momento per liberarti di una maledizione che un’anima immatura ti ha scagliato contro tanto tempo fa. Non sto parlando di un vero incantesimo lanciato da un maestro delle arti oscure. Mi riferisco piuttosto a un’accusa ingiusta che una persona istupidita dal suo dolore ti ha rivolto, forse inavvertitamente o distrattamente. A giudicare dai presagi astrali, direi che adesso sei in grado di scacciare questa maledizione per conto tuo, senza l’aiuto di un mago o di una strega. Per capire come devi procedere, segui il tuo intuito. Ti do solo un consiglio per stimolare la tua fantasia: visualizza la maledizione come una rosa rosso scuro e immagina di lanciarla in una vasca di oro fuso."

E io una maledizione l'avevo ricevuta (sebbene non ci creda). Il mio intuito non mi ha mai tradita ed è il mio vero eroe. Non indugerò più ad ascoltare i campanelli d'allarme e soprattutto so cosa voglio.
Adesso sono l'eroina di questa storia, non ho bisogno di essere salvata.




Rainchester 2.0


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Nonostante siano passati circa 14 mesi, quando sono atterrata la sensazione è stata quella di non aver mai lasciato questo posto. Non è cambiato molto, le ragazze hanno una cofana in testa che creano con una specie di spugna e molte volte le extension, mentre sono tutte meno arancioni, forse perché anche qui, quella che chiamano estate, è finita. Ho notato come sia arrivato anche qui l'uso della sigaretta elettrica, sebbene non siano accaniti fumatori. È difficile incontrare gente con la pessima abitudine di fumare mentre cammina. 
È piuttosto difficile spiegare cosa sto provando a stare qui. La prima volta ho pensato che fosse il giusto posto per me. La seconda volta pure.

Karma's only a bitch if you are...


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Esattamente tra una settimana compio 27 anni. Ma non farò parte del 27 Club, anche se sono un'artista mancata. Per la prima volta non festeggerò a casa. Torno dove tutto è iniziato, nel posto che mi ha portata dove sono e andrò adesso. Qualche giorno parlavo un'amica conosciuta lì, e che ci tornerà a novembre, riguardo al fatto che lei ha paura di tornare a Manchester e di non stare bene come quando ci siamo state la prima volta. E' normale che non sarà lo stesso, ormai lì non c' è rimasto nessuno e soprattutto non ci sarà la scuola dove abbiamo passato tanto tempo. Io però ci vado con mia sorella e la mia macchina fotografica, ciò che avrei voluto con me quando sono stata lì e tutto della  mia vita stava cambiando. Sto vedendo molte persone in questi giorni. Mi augurano buona fortuna e fanno di tutto per "salutarmi". Ho messo diversi punti e prima di cominciare la nuova avventura a Londra sono contenta di avere chiaro cosa mi lascio alle spalle. Essermi comportata sempre in un certo modo, ha ripagata. 




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