Archive for August 2013

"E c'è chi vive e va, si viene e si va comunque, fischiando, cantando il motivo, ci serve comunque un motivo..."


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Me la devo ricordare questa sera. Lo spritz con i pezzi di frutti. Ti faccio mangiare la mia pesca ché tanto non mi piace. Da quando ho il wi-fi la mia vita sociale è cambiata. Ma perché questi stuzzichini sono sempre così buoni, bisognerebbe pagare questi e non l'aperitivo. Ho proprio voglia di crocché gigante. Magari andiamo a prenderci due cose di rosticceria. Who wants to live for ever. Quattro pezzi a testa, uno in meno. Mangiamo da Peppe 'o Panino. Siamo venuti fin qua e non ci vediamo il panorama? Chiama C. così la recuperiamo. Andiamo all'Isola. Non ho voglia di pizza. Mi farei un cioccolato violento. Profiteroles, chiedi. Ci sono! Adesso abbiamo bisogno delle bollicine: Coca Cola! Strada, macchina, chiacchiere, foto bimbominkiose. Me ne voglio andare. Ti veniamo a trovare. In bocca al lupo. Crepi il lupo, ragazzi, crepi sempre.

"Se non avessi voluto cambiare oggi sarei allo stato minerale."


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Nel supermercato più grande della mia zona, al reparto Gastronomia (quello dei prosciutti e dei formaggi, per intenderci), da un po' di tempo lavora un ragazzo che conosco da anni, ma che non vedevo da molto. Alle scuole medie era stato con la mia migliore amica del tempo, nonostante avesse due anni meno di noi. Io ero l'amica spalla/confidente che andava d'accordo con i fidanzati e non ero un pericolo per la gelosia.
Poi gli anni passano, le storielle finiscono e le persone cominciano a non salutarti più, come se lo sviluppo ti avesse reso irriconoscibile; in realtà conosci nome e cognome e il paese è piccolo, non esiste l'amnesia da età adulta.

Oggi sono andata a fare la spesa lì con mia mamma e, come al solito, ho fatto la fila alla gastronomia. Il ragazzo di cui sopra ha servito due persone prima di me e poi ha smesso. Io ero rimasta l'unica cliente, gli altri commessi erano impegnati in altri lavori e lui cazzeggiava allegramente passandomi davanti. Si è pure fermato a chiedermi se avessi ordinato e io gli ho risposto di no e lui se n'è andato a chiacchierare sull'uscio del retrobottega, mentre io lo vedevo benissimo. Poi è venuto vicino al bancone e si è messo a giocherellare con la fede vicino alla bilancia guardandomi e senza chiedermi cosa desiderassi. Ero sempre l'unica vicino ai dieci metri di bancone. L'unica cliente.
C'è stato un momento in cui ho pensato di girare i tacchi e andarmene, ma poi ho pensato che avevo di fronte a me un deficiente e così mi sono messa a braccia conserte, testa alta e in attesa. E' uscito un altro commesso che mi ha servita, mentre lui ha spicciato un'altra signora dopo di me. 

Un po' di tempo fa mi sarei sentita in imbarazzo, sarei arrossita variando dal rosso al violetto, mi sarei calimerizzata, sentendomi piccola e nera, sarei scappata e avrei evitato di mettere piede nel supermercato nei secoli a venire. 
Invece mi sono detta: " guarda chi hai davanti: uno che a 24 anni e ha messo incinta la ragazza di 30 che ha pure sposato, ha messo la panza sotto il camice da lavoro, fa il commesso in un supermercato e non ha niente altro da pensare di farti lo sgarbo di non servirti un paio di etti di salame e mortadella, facendoti aspettare, senza nessun motivo a te conosciuto se non quello di mettersi al di sopra di te perché ha il potere di controllare la bilancia e il bancone dei salumi.  Ma chi lo conosce? Tu hai due lauree, un master e un posto di lavoro che ti aspetta in Albione, ma soprattutto non ti sei mai sentita superiore a nessuno, anche quando avresti potuto e dovuto. Non sei certamente tu quella che ha un problema serio".

In macchina ho ascoltato questa canzone di Jovanotti.


"Vedo nuvole in viaggio
che hanno la forma delle cose che cambiano,
mi viene un po' di coraggio 
se penso poi che le cose non rimangono mai
come sono agli inizi
2013 un nuovo solstizio,
se non avessi voluto cambiare oggi sarei allo stato minerale."

Salmone alle amiche di Maria*


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* Salmone alle erbe.

Ingredienti: Salmone, pan grattato, buccia di limone grattuggiata, rosmarino, basilico, menta, prezzemolo, sale e olio. Ovviamente le dosi a occhio, dipende da quanti tranci di salmone. Si tagliuzzano le erbe, accuratamente lavare e asciugate, (io non avevo la menta, però) e dovrebbero venire tutte carine piccole piccole come fatte con quell'attrezzo incredibile che è la mezzaluna. Le mie erano tagliuzzate a mano e con il semplice coltello e non sono venute belle come nella foto del link da cui ho preso la ricetta, qui. Si mette in un piatto tutto assieme, aggiungendo sale, e vi si girano le fette di salmone. Io ho messo un filo di olio alla base di un ruoto (e se non sapete cos'è ve lo spiega lui) e poi vi ho adagiato i pezzi di pesce. Ho messo in forno per una decina di minuti a tanti gradi, per me è inutile dare delle indicazioni precise sul tempo e il numero dei gradi perché ogni forno è diverso e il risultato pure cambia. Quando comincia a farsi più scura l'impanatura puoi tirare fuori, se diventa nera hai bruciato. 

Consigli: A me non piace il pesce, ho le mani che mi puzzano ancora, nonostante il sapone. Dovrei usare il limone perché dicono funzioni per eliminare l'odore. Però la panatura è buona e si potrebbe sperimentare con altre cose.

Risultato: E' una ricetta veloce e semplice, ma non cambierà il fatto che alla fine il pesce, tolto l'involucro di pane e erbe, non sa di niente. 

Recipes for dummies


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Non voglio trasformare questo posto in un food-blog, ce ne sono già di meravigliosi e fatti da professionisti, per non parlare poi dei foodography blogs, che per chi ama la fotografia come me sono il non plus ultra.

Mia sorella mi aveva regalato un bellissimo ricettario che però ho riposto nella cassapanca, visto che non è che mi dedichi così spesso alla cucina e, soprattutto, mi sembra una cosa da iniziare e fare per bene. Tra l'altro ho già vissuto da sola e ho una bella cartella di preferiti con delle ricette che ho aggiunto a tutti i "piatti-sopravvivenza" che già so fare. 

Il fatto che stia per trasferirmi in un'altra città e in un altro Paese, dove non troverò facilmente tutte le nostrane materie prime, mi ha fatto ben pensare che certe cose che mi insegna mia mamma dovrei scriverle. Ovviamente un quaderno in meno è una maglia in più che posso infilare in valigia, così ho pensato che potevo tranquillamente scrivere qui.

Semmai goooogle vi avesse portato qui mentre stavate cercando una ricetta, andate altrove, chessò da giallozafferano o mysia, perché da queste parti è tutto scritto molto naive e probabilmente non capireste.

La prima ricetta è la pasta all'uovo.

Ingredienti: uova e farina. Mia mamma mi ha fatto rompere tre uova, dicendo di regolarmi con un uovo a testa, ma non capisco ancora perché ne abbia rotte tre se a pranzo saremo in sei. La quantità di farina va vista ad occhio, quando l'impasto malefico si sarà finalmente staccato dalle mani e non proverà più a riattaccarvisi, allora potrete riporre il sacchetto di farine. 

Note: #1 Sarà che sono mezza napoletana, ma ho delle difficoltà a fare il vulcanetto di farina iniziale, ne ho fatto uno troppo stretto e le uova hanno cominciato a colare da tutti i lati come nella peggiore eruzione dell'Etna. 
#2 Bisogna iniziare a lavorare con una sola mano, perché l'altra serve per metterti in salvo dalla pasta appiccicaticcia, se le impieghi subito impiegate entrambe, dovrai iniziare ad usare la bocca per versarti altra farina, o i piedi, o chiedere aiuto al primo essere passante per la cucina. Ad ogni modo il segreto è che non deve azzeccare mai. Se la pasta azzecca: ci vuole farina.
#3 La cucina è una cosa sporca, nel senso che ci si sporca. Io avevo levato lo smalto e tagliato le unghie, se sei fresca/o di manicure non impastare, magna e basta.

Variazioni sul tema: Dalla ricetta base si possono fare i ravioli, però c'è bisogno della macchinetta che stende la pasta, che era anche uno dei miei attrezzi preferiti da piccola, e un ripieno. Se non hai la macchinetta, potresti usare il matterello o una bottiglia di vetro piena di acqua, ma in questi casi dovresti stenderla parecchio bene, sennò la pasta è troppo spessa. Il ripieno che ho fatto è stato di melanzane e provola. Si prendono le melanzane e si arrostiscono, poi si tritano col mixer e non spaventarti se sembrerà un passato di lenticchie. Aggiungi la provola (o la mozzarella) e poi ricomponi tutto con la sfoglia che nel frattempo avrai steso. E' importante che sia tutto ben chiuso, altrimenti si apriranno e faranno un macello. Ne sono venuti fuori una cinquantina, ma con un diametro fantasioso di 3 cm circa.

Io oggi li ho solo preparati e verranno cucinati domani, quindi magari farò un veloce update per capire se questa ricetta funziona.

Segreto: Conservate sempre in dispensa un bel pacco di spaghetti, nella vita non si sa mai.

Update: Ricetta riuscita, nessun intossicato e tutti felici.

Shooting stars...


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"Dopo un po' di tempo imparerai la differenza fra dare una mano ed incatenare un cuore
ed imparerai che amare non significa appoggiarsi,
e che stare insieme non significa sicurezza imparerai che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse 
imparerai ad accettare i tuoi fallimenti a testa alta e con lo sguardo in avanti,
con la grazia di un adulto e non con la tristezza d'un bambino
ed imparerai a costruire oggi il tuo sentiero,
perché il terreno di domani è incerto,
ed il futuro ha la cattiva abitudine di cadere nel vuoto.

Dopo un po' di tempo imparerai che il sole brucia se ti esponi troppo,
accetterai che le buone persone possono ferirti qualche volta e che avranno bisogno del tuo perdono
imparerai che parlare può alleggerire i dolori dell'anima
scoprirai che ci vogliono anni per costruire la fiducia
ed appena qualche secondo per distruggerla
e che potresti fare cose di cui ti pentirai il resto della tua vita.


Imparerai che le vere amicizie continuano a crescere nonostante le distanze
e che non importa quello che hai nella vita,
ma chi hai nella vita
e che i buoni amici sono la "famiglia" che ci è permesso di scegliere
imparerai che non dobbiamo cambiare amici, ma essere disposti ad accettare che gli amici possano cambiare.
Ti renderai conto che puoi passare buoni momenti con i tuoi amici facendo tutto
o niente
solo per il piacere della loro compagnia.
Scoprirai che spesso passi meno tempo di quello che vorresti con le persone che ami,
per quello devi lasciarle sempre con parole affettuose,
perché non sai mai quando le rivedrai.


Imparerai che le circostanze e l'ambiente ci influenzano,
ma noi siamo gli unici responsabili di quel che facciamo
ed imparerai che non devi per forza confrontarti
con gli altri
ma col tuo meglio.
Scoprirai che si perde tanto tempo per arrivare ad essere ciò che vuoi essere, e che il tempo è breve
imparerai che non è importante dove sei arrivato,
bensì dove stai andando, qualsiasi luogo esso sia.
Imparerai che se non avrai il controllo della tua vita,
altri lo avranno e che essere flessibile non significa essere debole o non avere una personalità,
perché non importa quanto delicata o fragile sia una situazione ... esistono sempre due strade ...
Imparerai che gli eroi, sono le persone che hanno fatto quel che era necessario fare, senza aver paura delle conseguenze ...
Imparerai che la pazienza ha bisogno di molta pratica.
Scoprirai che, alcune volte, la persona che aspetti ti dia un calcio quando cadi
sarà una delle poche che ti aiuta a rialzarti.


Imparerai che maturare non c'entra nulla con l'età,
ma ha a che fare con quello che hai imparato dalle tue esperienze
Imparerai che i tuoi genitori fanno parte di te, più di quello che pensi.
Imparerai che non si deve mai dire a nessuno che i suoi sogni sono stupidi,
e che sarebbe una tragedia se lo credesse,
perché il suo futuro sarà senza speranza.
Imparerai che quando sei in collera hai il diritto di esserlo,
ma non hai il diritto di essere crudele.
Imparerai che ci sono persone che ci amano, ma che non sanno dirlo.
Imparerai che non sempre ti basta essere perdonato,
ma qualche volta dovrai imparare a perdonarti.
Imparerai che con la stessa severità con la quale giudichi anche tu un giorno sarai giudicato.
Imparerai che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è rotto,
il mondo non si ferma perché tu possa ripararlo.
Imparerai che il tempo non può tornare indietro e quindi devi seminare il tuo giardino ed abbellire la tua anima oggi senza aspettare che qualcuno colori il tuo tempo,
allora capirai che puoi resistere a tutto
che sei forte e che puoi arrivare molto più lontano di quello che pensavi quando credevi di non farcela
e che nella vita non devi farti guidare dalla paura di perdere quello che avrai conquistato
ma devi solo avere il coraggio d'affrontarla ."

[Jorge Luis Borges "Despues de un tiempo"]

Agosto, il mese più freddo dell'anno...


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Non ho mai amato agosto, come non ho mai particolarmente amato l'estate. Agosto però è il mese che anticipa il mio compleanno e anche l'inizio della scuola. A me è sempre piaciuto andare a scuola. Per anni è stato il mese dei campi-scuola, di quei quattro-cinque giorni carichi di avventura ed emozioni che bastavano per tutto l'anno, dove si gettavano le basi per affetti e relazioni da provare a trascinare fino all'estate successiva. Per anni è stato anche il mese vissuto a metà, perché agli inizi di settembre ho sempre fatto esami e dal Ferragosto riprendevo i libri e il solito stress per finire il prima possibile.
Questi agosto passati così sembrano appartenere ad un altro universo, ad un'altra vita.
Questo è il primo agosto in cui non devo né studiare, né lavorare, è il mese in cui ho già organizzato la mia prossima vita ed è stato quello di una specie di vacanzina come non l'avevo fatta mai, in un posto in cui sono entrata in punta di piedi e dove tutti, compresa me, hanno avuto la sensazione che vi fossi sempre appartenuta. 
Certe cose mi sembrano tutte nuove, come se non avessi mai camminato con le mie gambe o come se mi fossi sempre protetta e non avessi mai giocato in prima linea, mandando avanti il mio ruolo di.
Mi sono ritrovata a parlare di argomenti che ho toccato davvero raramente e che sono cassetti irrisolti, ma mi sono anche accorta che, in certi casi, mostrarsi senza troppe difese non è poi tanto male.
C'è ancora della strada da fare.

"It's not who I am underneath, but what I do that defines me." (Batman Begins)