Non è più vera quella primavera che...


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Sembra che io stia per ottenere una promozione. Dall'anno prossimo sarò Senior teaching assistant. Certi giorni penso di essere sprecata nel lavoro che faccio e che alla fine eccellerei in qualsiasi altro job come clerk. Detto in inglese fa figo, ma in italiano sarebbe impiegato. Il problema è iniziare a cercare, cercare, far colloqui e lasciare un posto che tutto sommato amo e un ambiente in cui mi riesco a muovere discretamente bene. Ricominciare da zero. E' che quello che penso più spesso è allo spreco. Forse non dipende tanto dal lavoro. E' che questa relazione che non decolla non fa altro che farmi pensare che è uno spreco. Tutto questo amore in potenza che non vuole diventare atto. Come se fosse necessario convincere l'altro che oggi è solo il giorno prima della felicità. Deve essere la stessa sensazione di paura un attimo prima di lanciarsi con il paracadute. E' spostarsi di un millimetro al giorno e sai che l'orizzonte è là e sembra non arrivare mai. Sapere di aver cambiato la vita di una persona, di essere stata la prima persona per tante cose, di avergli stravolto la vita, di averlo visto cambiare, eppure non basta. Ho amiche che mi direbbero con del sano cinismo che laveritàèchenonglipiaciabbastanza, anche se mi verrebbe di raccontarlo, di spiegargli quanto sia difficile per lui, di come la nostra non sia amicizia. E non so se sia solo un racconto fatto a me perché così la storia sembra avere un lieto fine, oppure ma come posso dare l'anima e riuscire a credere che tutto sia più o meno facile quando è impossibile? Volevo essere più forte di ogni sua perplessità, ma io non posso accontentarmi se tutto quello che sa darmi è un amore di plastica.