Where the streets have no name


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Quando hai due case, vivi in due posti, partire è sempre complesso. Ho lasciato Londra e, forse, l'inizio di qualcosa o almeno la fine di un periodo davvero bello. Non volevo tornare, ma rimanere non avrebbe cambiato il fatto che saremmo tutti tornati alle nostre home-towns e allora il filo comunque si spezza. Adesso che sto qui e domani ritorno ad Albione la storia è diversa. Prima lo sbattimento per arrivarci, poi la fine di un periodo di rilassamento in cui è oggettivamente godurioso non dover pensare a niente a farsi coccolare. Certo, ho cominciato ad anticiparmi del lavoro, ma solo perché l'inattività mi uccide. Non riuscirei comunque a rimanere per più tempo qui. Parto dalla capitale in un viaggio lungo che sarà sicuramente sudato. Lì mi aspettano due amiche, il mio lavoro, la promozione e tanti cambiamenti. Forse zeroventicinque che diventa 0qualcosa o chissà. E' come quando guidi è vedi un dosso artificiale, è lì, rallenti, lo raggiungi, lo salti e poi continui. Ogni volta che devo chiudere la valigia, salire in aereo e riaprirla è come quel dosso, a separare due tratti di strada.