Home is where heart is


posted by Leb on

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Scrivo questo post su un treno London Euston- Manchester Piccadilly Gardens. Ieri è stato il Thanksgiving Day e io ho avuto una giornata davvero complessa a lavoro, me ne sono ricordata quando il boss ha fatto gli auguri agli studenti, infilandoli in una battuta. 
Sto andando a Manchester da sola, come a giugno 2012; anzi, questo tratto di Inghilterra l'avevo sorvolato su un aereo BritishAirways dove mi avevano offerto un panino con i funghi che non potevo mangiare e che non avevo il coraggio di farmi cambiare. Tornavo a casa, scrivevo una lunga mail sulla bellezza degli aeroporti e quella delle stazioni. Mi stavo riprendendo la mia vita. 
Oggi percorro lo stesso pezzo di England con un treno Virgin, che mi sarei aspettata migliore, dati i  trentaquattro pound del biglietto. Tra un'ora esatta arriverò in quella stazione che conosco così bene, so quale bus notturno prendere e quale porta bussare, quale abbraccio familiare mi accoglierà.
Stamattina, tra un impegno e l'altro, due impiegati amministrativi stavano arredando l'ufficio e facevano l'albero. Mi hanno chiesto se volessi aiutarli e io mi sono fermata, perché manca meno di un mese a Natale e a casa mia non ci sono ancora decorazioni. Casa mia.
In alcuni dei blogs che seguo, ieri sono stati pubblicati post di ringraziamento. E allora questo post, scritto su un seggiolino orientato in senso opposto alla direzione del treno, sarà post-datato a ieri. 
So, thank you for all my homes. Grazie per le mie case. Grazie per la home che mi aspetta al paese, la casa dove continuerò a fare l'albero e il presepe, probabilmente litigando e rivivendo sempre le stesse emozioni. Grazie perché mi aspetta da tre mesi il 17 di Dicembre e sempre rimarrà il nido dove tornare. Grazie alla mia Clichy home, il posto in cui voglio tornare la sera e da cui ogni mattina mi allontano sorridendo alla vita, non sempre semplice, che sto vivendo. Grazie alla mia Queen home, il posto dove sto crescendo come persona, che permette di camminare con le mie gambe, che mi dà continuamente nuove opportunità, in cui ho incontrato amici. E si sa che, quando espatri, gli amici diventano la famiglia, l'emergency number in caso di bisogno. Grazie per la  home in cui sto per tornare, dove so che troverò sempre calore in questo Paese così bagnato.
Ho sempre pensato che non sarei riuscita mai a sentirmi a casa da qualche parte e invece ho capito che non potrò mai considerare solo un posto casa mia, ma avrò sempre un pezzo di cuore ovunque.

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