Il mio corpo che cambia...


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Avevo in testa di cucinarmi uno spaghetto ai frutti di mare da almeno una settimana. Quale giorno migliore se non il primo in cui sono rimasta sola a casa mentre i miei due coinquilini ripartivano per l'Italia? Ho goduto di quel piatto che non odorava davvero di mare, ma era qualcosa che lo ricordava e neanche troppo lontanamente. 
Ieri ho avuto una reazione allergica. E il mio corpo cambiava e sentivo che c'era qualcosa che non andava. Ho rassicurato le persone che non avrebbero dovuto preoccuparsi e ho fatto il numero di un amico per chiedergli di accompagnarmi al pronto soccorso. Avevo visto il mio corpo invaso da macchie rosse e pruriginose, sempre più aggressive. 
Sono in terra straniera. La lingua dei medici non è la mia lingua. Le regole degli ospedali non sono le mie regole. Ho telefonato alla mia supervisor e il cellulare era spento, avevo altri numeri in rubrica, ma per fortuna il secondo della lista si è precipitato. Sarei andata da sola, ma quando ho visto la mia schiena e la mia faccia cambiare colore ho avuto paura e ho pensato che avevo bisogno di qualcuno, di qualcuno che parlasse la mia lingua,  che sapesse chi sono e potesse aiutarmi giusto in caso.
E' andato tutto bene e sto prendendo i primi antistaminici della mia vita. Non so se davvero siano stati i frutti di mare a farmi male o una serie di sfortunate coincidenze che hanno fatto esplodere la reazione. C'è il fatto che il mio corpo adesso è continuamente esposto ad agenti diversi. Ed è vero che l'Inghilterra è un Paese sviluppato, ma c'è una quantità impressionante di persone da tutte le parti del mondo e ci sono cibi e cose che non ho mai provato. E a cui devo abituarmi. La mia orticaria come la più tipica delle diarree del viaggiatore.
Il Sistema Sanitario Nazionale Inglese mi ha permesso di essere visitata e curata gratuitamente e mi hanno dato anche le medicine di cui ho bisogno. 
Stamattina sono andata a prendere appuntamento per farmi registrare come nuova paziente nella clinica dei GP della mia zona. Non ho mai avuto bisogno del medico generico in Italia, ho sempre goduto di una salute resistente e figuriamoci che potevo saperne di allergie. Ma il corpo cambia e bisogna ascoltarlo. 

Oggi quando sono uscita dall'Università c'era stato un incidente ed un ciclista è morto. La zona era stata transennata e il corpo coperto, ma lo zaino nero e la bicicletta accartocciata erano ben visibili.

Poteva venirmi uno shock anafilattico e non avere il tempo di chiamare nessuno. Potevo passare la serata da sola nella waiting room di un ospedale pulito e con le sedie e qualche parete di un delizioso verde lime. Poteva non succedermi niente. Potevano accadere tante cose, ma io adesso ho la mia bella tazza di tea, i minimuffins, la casa tutta per me, la musica e il caldo del mio salotto e la mia pelle del mio bianco naturale.

Per qualcuno  da oggi, quel punto di Mile End, esattamente fuori alla facoltà di Ingegneria, rimarrà per sempre il luogo dove ha perso una persona cara. Io mi ricorderò, in quel punto, del giorno in cui sono guarita da una reazione allergica e posso stare qui a scriverne. We are so breakable.