"Le fabuleux destin d'Amélie Poulain"


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"Il Favoloso mondo di Amélie" è un film del 2001. Nel 2001 stavo al ginnasio e avevo 15 anni. 
E' diventato una specie di film cult per indie e sicuramente migliaia di ragazze hanno sognato la pelle diafana della Tautou che aveva pure sdoganato un taglio di capelli imbarazzante per l'80% della popolazione femminile. I capelli corti sono una scelta coraggiosa, dalle mie parti non si vedono altro che chiome lunghe, fluenti e vigorose. Tuttavia io ho sempre portato i capelli corti e forse l'invidia mi fa scrivere.
Dopo il film si è scoperto il piacere di infilare le mani nei sacchi dei legumi e ancora si vedono foto di profilo della piccola Amélie che mangia le more sulle dita. Perché Amélie è proprio indie, da bambina fotografa le nuvole a forma di animali, vive in un mondo suo, è introversa, osserva i particolari, è semplice. "Non ci sono uomini nella vita di Amélie. Ci ha provato un paio di volte, ma il risultato non è stato all'altezza delle sue aspettative." 
Amélie Poulain è andata di moda e se vuoi essere un'alternativa non puoi non inserire il suo film nella lista dei tuoi preferiti, perché è così carino, colorato e così francese ed Amélie fa rimbalzare i sassi nella Senna.

Quando ho visto questo film, per la prima volta, non ero fidanzata. Vado per un'idea, perché non ricordo l'anno esatto in cui l'ho visto. Ero sicuramente ancora lungi dall'esserlo, come ero lungi dall'essere una persona ben definita e vagavo in un limbo di incertezza e desiderio di affermazione. Non di fama, ma semplice accettazione tra simili. Avevo visto questo film e avevo pensato che io ed Amélie avevamo molte cose in comune. A me piaceva giocare con le noci nei sacchi, ho sempre guardato il cielo per indovinare le forme e sono sempre stata attenta ai particolari, soprattutto osservando le persone. Sono sempre stata affetta da una grave forma di empatia, che ho curato con un pizzico di cinismo, col sarcasmo e con la distanza dalle umane disperazioni. Ho sempre avuto un mondo mio in cui stare, una specie di posto in cui chiudersi quando il mare si agitava o l'aria mancava, o semplicemente era il posto dove ero protagonista. E ho condiviso per tanto tempo un suo pensiero: "Il mondo esterno appare così morto che Amélie preferisce sognare una sua vita in attesa di avere l'età per andarsene".

Amélie non è indie, non è nemmeno alternativa, è sicuramente bella, ma non c'è niente da invidiarle. Amélie è una persona sola, curiosa, intelligente e sola. E' circondata da tanta solitudine e tristezza e da persone che hanno parecchie questioni irrisolte, per quanto cerchi di far credere loro che i miracoli esistano. Certamente alla fine le cose si mettono bene per lei ed è questo che forse ha fatto sognare tante ragazze: l'idea che ci sia una versione di noi altrettanto stramba da qualche parte.

Ho rivisto questo film, di cui non ricordavo più molte scene e personaggi, e mi sono goduta ogni singola nota della meravigliosa colonna sonora di Yann Tiersen. Amélie è piaciuta a tutti, tanti l'hanno adorata e tante si sono sentite lei, ma chissà quanta gente si è accorto di avere attorno qualcuno che è come lei e le hanno aperto una porta. 
Il mio primo blog, per un periodo, aveva questa canzone come musica di sottofondo. Se su di lei avevano fatto un film, allora io non avevo niente di strano.