Nomen Omen


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Ieri era il mio onomastico. San Turibio de Mogrovejo. Uno spagnolo che faceva di mestiere il vescovo a Lima, in Perù, durante l'epoca dei Conquistadores. Io ho studiato spagnolo perché stavo pensando di partirmene per il Perù a fare servizio civile, senza nessun desiderio di conversioni forzose. Turibio, comunque, deve essere stato un grande rompipelotas, perché durante i venticinque anni del suo episcopato non ha fatto altro che bacchettare il clero asservito agli invasori e schierarsi dalla parte degli indios. E' stato così efficiente che è morto in una cappellina sperduta del Perù, malato, anche se dopo circa centoequalcosa anni è diventato Santo.
C'è questa storia del mio nome e del giorno in cui festeggiare che mi porto dietro da quando sono nata. Di solito mi chiedono se sia un diminutivo, ma può sembrare un diminutivo Turibio? No, non lo è. Se nei documenti ufficiali lo leggete magari è perché è il mio nome di battesimo. E se mi fossi chiamata Chanel o Maserati? I cristiano/cattolici mi chiedono se esista il mio Santo e da questo capisco il livello della loro pratica religiosa: se sono dentro abbastanza sanno che c'è un Santo per ogni nome pensabile, tipo oggi è San Bernolfo, San Secondino, Beata Bertrada e altri n festeggiati. 
Sta di fatto che cominciano ad arrivarmi gli auguri dal 21 e sono tre giorni di messaggi, perché i compilatori di calendari non sono concordi riguardo alla data esatta ed è tuttavia comprensibile, il povero Turibio è finito alla fine del mondo e gli indios sono (quasi) tutti morti. Io festeggio il 23 perché, oltre ad essere il numero dello scemo nella Tombola Napoletana, nel 1986 i miei genitori hanno sfogliato chissà quale calendario e hanno trovato lì il mio nome. Il Martirologio Romano, che è la fonte ufficiale, nonché la Bibbia dei party religiosi, dice 22. Un tempo aspettavo con ansia l'onomastico, sono nata agli inizi di settembre e non festeggiavo mai niente a scuola, il 23 marzo era il mio giorno, con le pastarelle e le bibite e gli auguri. Adesso è solo il giorno giusto per sperimentare la produzione dei dolci, soprattutto quando viene dopo una sessione di esami, nel giorno del riposo.  Pochi se ne ricordano. Pochissimi nel giorno esatto, senza l'aiuto del calendario. Però, considerando che il mio Santo di battesimo protegge le vedove, per cosa festeggiare?

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